Hike&bike al Sasso Gordona, il Cervino del Mendrisiotto

Non so voi ma su di me il Sasso Gordona esercita un enorme fascino. Si staglia lì in mezzo, tra la Svizzera e l’Italia con la sua forma piramidale che, seppur in piccolo, in qualche modo mi ricorda il Cervino.
Anche l’etimologia lo conferma; il nome Gordona si raffronta al celtico “gur” ovvero acuto e “dun” ovvero sommità, monte. Il significato è dunque proprio “monte acuto”, che ben si adatta alla particolarità geologica della montagna.
Della sua storia e dell’escursione a piedi vi ho parlato nell’articolo “Le trincee del Sasso Gordona in Valle di Muggio”; oggi vi ci voglio portare in mountain bike con un giro piuttosto semplice. Se invece siete ben allenati potreste valutare l’idea di passarci percorrendo parte dell’Alta Via dei Monti Lariani, un giro di grande soddisfazione del quale vi ho parlato nell’articolo “Sulle tracce dei contrabbandieri in mountain bike”.
Ma veniamo a noi!
La vetta del Sasso Gordona sorge su una catena montuosa che collega il Monte Bisbino al Monte Generoso. Indovinate di cosa è fatto? Come la maggior parte delle montagne di quest’area, il Sasso Gordona è caratterizzato da rocce sedimentarie calcaree, il Calcare di Moltrasio. Sì, sempre lui, lo stesso che troviamo al Parco delle Gole della Breggia e del quale vi ho parlato spesso nel blog!
Il nostro giro in mountain bike verso il Sasso Gordona, prende inizio da Cabbio in Valle di Muggio e si dirige verso l’Alpe Bonello e la vecchia dogana. La salita è davvero piacevole e sempre immersa nel bosco…non siamo solo noi ad apprezzare la frescura degli alberi 😉

Sasso Gordona @Autentico

Esiste anche la possibilità di salire da Muggio con una strada in gran parte asfaltata ma vi consiglio la variante da Cabbio perché più piacevole e meno ripida.
Dall’Alpe Bonello ci dirigiamo verso il rifugio Prabello, la prima delle tre possibilità di ristoro presenti lungo questo itinerario. Se desiderate conquistare la vetta del Sasso Gordona, cosa che vi consiglio, qui potete lasciare le mountain bike e proseguire a piedi. La salita è agevolata da corde fisse alla portata di tutti con le giuste scarpe, sono circa 200 i metri di dislivello che vi separano dalla cima per i quali vi ci vorrà circa un’ora.
La ricompensa è lì che ci attende, il panorama è davvero notevole per una vetta così bassa…non sempre è necessario salire chissà quanto per godersi uno spettacolo simile!

Sasso Gordona @Autentico

Scendiamo dalla stessa strada e riprendiamo le mountain bike che avevamo lasciato al rifugio.
La fatica è ormai pressoché terminata, ora ci attende la discesa verso Pian d’Alpe in Valle d’Intelvi e la strada asfaltata fino ad Erbonne. Vi consiglio di fermarvi ad Erbonne, ne vale davvero la pena.
Negli anni ‘50, vista la sua vicinanza al confine elvetico, Erbonne diventò uno degli snodi nevralgici del contrabbando lombardo. Fu costruita anche una piccola caserma della guardia di finanza, trasformata oggi in un museo che potrete visitare. Se le storie di contrabbando vi appassionano, leggetevi l’articolo “Il contrabbando: testimonianze, musei e percorsi tra Canton Ticino e Lombardia” .
Sembrerà impossibile con solo 10 residenti, ma ad Erbonne c’è anche un’osteria!
Da qui ci dirigiamo verso il ponte che separa le due nazioni e varchiamo il confine di nuovo rientrando in Svizzera. Meraviglioso questo sentierino nel bosco che ci conduce in circa 40 minuti a Scudellate in Valle di Muggio.
Qui una tappa dalla Piera all’osteria Manciana è d’obbligo!
E poi giù verso Cabbio per ritornare al punto di partenza. L’anello in mountain bike è lungo circa 17 km e mezzo in bicicletta, ai quali dovete aggiungere la salita a piedi alla vetta del Sasso Gordona.

Sasso Gordona MTB

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