Ciaspolare tra nevere e alpeggi, nel cuore verde del Mendrisiotto in Canton Ticino

Ciaspolare tra nevere e alpeggi, nel cuore verde del Mendrisiotto in Canton Ticino

Amo ciaspolare ma purtroppo negli ultimi anni le mie fedeli racchette da neve sono rimaste troppo spesso al chiodo. Un po' perché il manto bianco si faceva attendere, un po' perché non era abbastanza sicuro. Quest'inverno è diverso, di neve ce n'è anche appena sopra casa! Non mi stancherò mai di ripeterlo, come tutte le attività che si praticano in ambiente montano, anche ciaspolare può essere decisamente pericoloso per cui verificate sempre le condizioni meteo e il bollettino valanghe prima di pianificare una gita. Il percorso del quale vi voglio parlare, è una…continue reading →
Pianspessa, un paesaggio culturale unico da preservare e valorizzare

Pianspessa, un paesaggio culturale unico da preservare e valorizzare

È quando pensi di averle ormai percorse tutte, le vie che portano al Monte Generoso, che ti rendi conto di quante sorprese ancora abbia da regalarti. Giornata di scarico (niente direttissima insomma ;-)), qualche nuvola non minacciosa qua e là e castagne a non finire. Troppo presto per il foliage ma già si intuisce lo spettacolo che ci attende a breve, la mountain bike sarebbe lì che attende ma la lascio appesa, troppa è la voglia di camminare con calma e immergermi nel bosco che so, troverò deserto. Se in questo quadro bucolico…continue reading →
Hike&bike al Sasso Gordona, il Cervino del Mendrisiotto

Hike&bike al Sasso Gordona, il Cervino del Mendrisiotto

Non so voi ma su di me il Sasso Gordona esercita un enorme fascino. Si staglia lì in mezzo, tra la Svizzera e l’Italia con la sua forma piramidale che, seppur in piccolo, in qualche modo mi ricorda il Cervino. Anche l’etimologia lo conferma; il nome Gordona si raffronta al celtico “gur” ovvero acuto e “dun” ovvero sommità, monte. Il significato è dunque proprio "monte acuto", che ben si adatta alla particolarità geologica della montagna. Della sua storia e dell’escursione a piedi vi ho parlato nell’articolo “Le trincee del Sasso Gordona in Valle…continue reading →
Tramonto sul Poncione d’Arzo o Monte Pravello, in mountain bike

Tramonto sul Poncione d’Arzo o Monte Pravello, in mountain bike

Del Poncione d’Arzo (o Monte Pravello) da fare a piedi vi avevo già parlato nell’articolo Linea Cadorna a cavallo tra Svizzera e Italia. La partenza che vi consiglio per questo anello in mountain bike è sempre la medesima: Serpiano località Crocefisso. Visto che siamo armati di due route, stavolta affronteremo un tragitto più lungo salendo dal versante italiano. Si tratta di un anello di circa 18 chilometri che presenta un dislivello di 880 metri; complessivamente di media difficoltà, eccezione fatta per la discesa dalla cima del Poncione d’Arzo o Monte Pravello. Affrontate quelle…continue reading →
Parco delle Gole della Breggia, uno scrigno pieno di tesori

Parco delle Gole della Breggia, uno scrigno pieno di tesori

Quanto deve essere grande il Parco delle Gole della Breggia per riuscire a contenere tutta questa storia? Quel che basta per essere apprezzato tutto d’un fiato, con l’itinerario a piedi che vi propongo oggi. Mulino del Ghitello Iniziamo il nostro itinerario nel Parco delle Gole della Breggia dal Mulino del Ghitello, uno degli opifici idraulici più completi e meglio conservati della Svizzera. Restaurato e rimesso in funzione, oggi ospita un mulino per castagne e cereali ed un frantoio per noci e semi. Pensate che tra il 1680 e il 1760, si contavano ben…continue reading →
In mountain bike verso gli alpeggi del Monte Generoso

In mountain bike verso gli alpeggi del Monte Generoso

Oggi inforchiamo la mountain bike da Salorino in Canton Ticino, destinazione alpeggi del Monte Generoso! I chilometri son pochi, circa 13, ma il dislivello da superare richiede un po’ di allenamento...pena spingere la mountain bike in salita ;-) Salorino Partiamo da Salorino, un vero e proprio balcone sul Magnifico Borgo. Veniamo subito catturati dalla chiesa di San Zeno o Zenone che è solo uno dei 5 edifici religiosi presenti nel territorio di Salorino. San Zeno (o Zenone) era di origine africana, si ritiene sia nato a Cesarea di Mauretania (l‘odierna Cherchell in Algeria)…continue reading →
Valle della Crotta: il carbone e il fiume Breggia

Valle della Crotta: il carbone e il fiume Breggia

Eccoci al secondo appuntamento con Escursioni in Mendrisiotto - Itinerari a piedi o in bicicletta. Oggi tocca alla Valle della Crotta. Anche oggi andiamo a “pescare” tra i dettagli del mio gioco “Quanto conosci il Mendrisiotto” e costruiamo il nostro itinerario verso la Valle della Crotta. Io l’ho fatto a piedi ma voglio tornarci in bicicletta, in Mountain Bike, perché si presta davvero bene! Si tratta di una escursione ad anello di circa 10 km...che odio andare e tornare per lo stesso sentiero ve lo avevo detto vero ;-)? Bene, partiamo! Bruzella Andiamo…continue reading →
La Val Mara, oltre alla Cascata del Botto c’è di più

La Val Mara, oltre alla Cascata del Botto c’è di più

Sì, la celebre cascata del Botto si trova a Rovio...ma la Val Mara è molto di più e quella di cui vi parlo oggi, è una delle escursioni più ricche ed appaganti della Regione. Sarà forse per la strada che sale tortuosa dal Ceresio, ma in passato la Val Mara e i suoi due nuclei principali, son riusciti a meritarsi un detto un po’ infelice “Sa va migna a Röv e a Rögn senza végh un gran büsögn” (Non si va a Rovio e ad Arogno senza averne un gran bisogno). Oggi le…continue reading →
Parco della Valle della Motta, un tesoro fortunatamente solo in parte perduto

Parco della Valle della Motta, un tesoro fortunatamente solo in parte perduto

Siete mai stati completamente immersi in un tappeto odoroso, letteralmente circondati dai fiori bianchi dell’ Aglio Orsino? A me è capitato spesso ma mai come al Parco della Valle della Motta! Nato forse per merito di una discarica, che ne impose lo studio, il Parco vide la sua istituzione nel 2004. Nel 1987 infatti, il Dipartimento Federale dell’Interno decise di realizzare la discarica proprio lì ma, fortunatamente, chiese un rapporto sul contenuto naturalistico della Valle. Resosi conto del pregio dell’area, impose una compensazione dei contenuti sacrificati con misure di riqualifica ambientale, da realizzarsi…continue reading →
Luigi Pagani detto Mattirolo, un Robin Hood ticinese.

Luigi Pagani detto Mattirolo, un Robin Hood ticinese.

Mattirolo o meglio matiröö in dialetto significa matto, folle. Luigi Pagani, classe 1813, muratore di Vacallo è un personaggio controverso, ricordato come un fuorilegge ma allo stesso tempo come un eroe che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Un Robin Hood ticinese insomma! In principio vidi il suo volto stilizzato su una bottiglia di vino e subito mi incuriosì...me ne dimenticai e poi mi ricapitò sottocchio quasi questa storia intrigante fosse lì ad attendermi. Dai che ve la racconto! Dipinto come una persona irascibile e litigiosa, nel 1843 si rese responsabile di…continue reading →
Sulla vetta del Monte Generoso seguendo antiche vie di pietra.

Sulla vetta del Monte Generoso seguendo antiche vie di pietra.

Il Monte Generoso, forse la più conosciuta tra le cime del Canton Ticino, non è solo un luogo ideale dove scattare panoramiche a 360° nelle giornate limpide ma è anche un prezioso scrigno di testimonianze...di pietra. Oggi vi porto fin sulla cima del Monte Generoso partendo dalla Valle di Muggio; da Scudellate per la precisione. Il sentiero può essere percorso da chiunque abbia un minimo di abitudine alla montagna, l'escursione ha un dislivello di 800 metri ed impiegherete circa 4 ore per chiudere l'anello. Usando la cremagliera da Capolago e partendo dalla stazione…continue reading →
La bellezza è ovunque, anche nelle cave di cemento

La bellezza è ovunque, anche nelle cave di cemento

Cosa ha a che fare il cemento con il mio blog vi domanderete...ebbene, qui si parla soprattutto di territorio nelle sue varie sfaccettature, privilegiando chiavi di lettura dirette e semplici per conoscerlo ed interpretarlo. Vorrei raccontarvi di un luogo che mi ha fatto riflettere e che mi piace davvero molto anche e soprattutto perché mi pone continuamente di fronte al paradosso uomo-natura. Da ambientalista convinta, è faticoso per me accettare scempi e sfruttamenti intensivi del territorio, ho pianto davanti alle cave di marmo di Carrara, parte della mia tesi di laurea in economia…continue reading →
Prati grassi vs prati secchi: l’importanza ecologica dei prati secchi

Prati grassi vs prati secchi: l’importanza ecologica dei prati secchi

Prati secchi, vi dice niente? Chissà quante volte, come me, l'avrete notato scritto nelle tabelle poste lungo trekking da fare a piedi o in mountain bike chiedendovi di cosa si trattasse. Ebbene, i prati secchi sono superfici erbose scarsamente produttive a causa della loro ubicazione in siti caldi e aridi, ma che presentano una ricca varietà di piante e animali rari e specializzati. Essendo il rendimento agricolo piuttosto scarso, il mantenimento di queste superfici avviene tramite uno sfruttamento di tipo estensivo a pascolo o a sfalcio, senza l’apporto di concimazione e l’utilizzo di…continue reading →
Sui sentieri del contrabbando: la scala di ronda

Sui sentieri del contrabbando: la scala di ronda

Continuo a subire il fascino delle terre di confine e ho voluto indagare ancora la storia del contrabbando tra Italia e Svizzera percorrendo un sentiero proprio vicino a casa! Avevo parlato di contrabbando anche qui, ricordi? Ne avevo sentito parlare ma era così vicino che ogni occasione era buona per farlo attendere. Io sono partita da Roggiana, la dogana pedonale che percorro sempre quando dal Ticino mi dirigo verso il Bisbino in bicicletta ma ci sono altri due accessi. Si prende la scaletta proprio vicino alla sbarra di confine, si costeggia una proprietà…continue reading →
Lo Zincarlìn, il formaggio transfrontaliero!

Lo Zincarlìn, il formaggio transfrontaliero!

Mai sentito parlare dello Zincarlìn? Se non lo avete mai assaggiato, dovreste proprio farlo e prepararvi ad una esperienza che vi ricorderete. Sì perchè è uno di quei formaggi senza mezze misure; se non lo odierete, lo amerete alla follia ( come la sottoscritta )! Di etimologia dubbia, secondo i linguisti Ottavio Lurati e Franco Lurà, il termine potrebbe essere di origine celtica, quindi pre-latina, e derivare da tsigros, che designa un formaggio preparato per uso domestico. Da questa base provengono anche il tedesco ziger e la forma dialettale zigra (ricotta). Genericamente con…continue reading →
Un giro alla corte reale di Obino!

Un giro alla corte reale di Obino!

Il nostro giro parte da Obino, incantevole frazione di Castel San Pietro in Canton Ticino, ed è uno di quei percorsi da tenere in considerazione quando fa caldo perchè si sviluppa quasi tutto in mezzo al bosco. Obino era una corte reale, ve ne renderete conto subito semplicemente osservando gli edifici...ma cos'era una corte reale? Secondo gli studiosi, era un ampio podere con case, chiese e castelli; il contado era un esteso territorio che abbracciava varie corti e paesi con una città o borgata al governo dei quali era delegato un conte. Varie…continue reading →
Le trincee del Sasso Gordona in Valle di Muggio

Le trincee del Sasso Gordona in Valle di Muggio

Della Frontiera Nord vi ho già parlato in questo articolo sulle trincee del Monte Orsa, oggi andiamo a scoprirne un altro pezzo sul Sasso Gordona. E' una di quelle cime che un'appassionata di montagna come me non poteva non voler salire, una di quelle cime che invogliano per la forma e la particolarità che la rendono avulsa dal resto. Un blocco di roccia a forma di piramide sopra il verde della Valle...irresistibile! Facciamo un rapido riassunto storico. La regione del Mendrisiotto fu poco interessata dalla costruzione di fortificazioni da parte della Svizzera che…continue reading →
Linea Cadorna a cavallo tra Svizzera e Italia

Linea Cadorna a cavallo tra Svizzera e Italia

La frontiera Nord, popolarmente nota come Linea Cadorna, è il sistema ideato a partire dal 1872 per proteggere il territorio italiano da un ipotetico attacco d'oltralpe, portato attraverso la neutrale Svizzera. Per mancanza di risorse, la viabilità e le fortificazioni maggiori non furono iniziate se non con l'inizio del Novecento, mentre il grosso dei manufatti fu messo in cantiere soltanto nel corso della prima Guerra Mondiale più per scopi di carattere sociale (dare lavoro alle masse) che non per reali esigenze belliche. Buona parte di questo sistema (parliamo di circa 72 km di…continue reading →