Troppo difficile scegliere un solo tema che renda giustizia a questa Valle…forse è proprio la sua capacità di preservarsi dalle contaminazioni che mi affascina. Rimango in apnea percorrendo i tornanti che la separano dalla confusione di Chiasso per poi svoltare un’ultima volta e finalmente perdermi nel suo verde.
Perfetta meta per la bicicletta, ci sono venuta la prima volta per assaggiare lo Zincarlin, unico presidio slow food di questa parte di Canton Ticino, una vera e propria chicca: latte crudo vaccino, pepe, sale e una stagionatura di circa tre mesi che prevede l’intervento giornaliero dell’uomo armato di vino bianco e pennello. Lui da solo vale il viaggio!
Questo itinerario è studiato per dare un’idea circa la complessità di questa Valle, terra di allevatori orgogliosi, agricoltori, dove solo il castagno ha il diritto di essere chiamato “Arbùr” tanta era la sua importanza per il sostentamento delle popolazioni locali. Disseminata di paesini incantevoli su cui vegliano il Monte Generoso da un lato, Bisbino e Sasso Gordona dall’altro. Collegata alla vicina Italia da un ponte pedonale che unisce l’abitato di Scudellate a quello di Erbonne, questa Valle è davvero ricca di attrazioni.
Partiremo da Caneggio e attraverseremo l’importante selva castanile che ci porterà dritti a Bruzella, che ci saprà stupire per il suo incantevole e perfettamente conservato nucleo di case con il tetto a pioda. Scenderemo quindi verso il fiume Breggia. Quest’ultimo era sede, un tempo, di ben venticinque mulini differenziati secondo la loro funzione: macinazione dei grani (frumento, segale, mais), delle castagne, del cacao, frantoi, segherie, opifici per la frantumazione di calcare, folle per la carta. In Val di Muggio oggi si trovano solo mulini per la produzione di farina come il Mulino di Bruzella, che visiteremo. Procederemo in direzione di Cabbio dove avremo la fortuna di poter ammirare una graa ovvero un essiccatoio per le castagne che ancora oggi, in stagione, viene utilizzato grazie all’impegno delle famiglie locali che si turnano per tre settimane allo scopo di tener vivo il fuoco. Termineremo la nostra esperienza presso una azienda vitivinicola gestita da una coppia di profondi conoscitori della Valle che abbineranno i loro vini al famoso Zincarlin, al miele e formaggini locali.