Il Gran Canyon svizzero: la Ruinaulta, le gole del Reno.

Ruinaulta, il Gran Canyon svizzero…quando ho letto questa sorta di slogan sulla guida della Lonely Planet (si, lo ammetto, ne sono dipendente anch’io) credo cinque anni fa mi ha letteralmente rapita l’idea di vedere questo Gran Canyon in miniatura.
Tuttavia, non trovavo mai l’occasione d’andarci fino a pochi giorni fa, quando abbinandola alla ferrata storica Pinut (di cui ho parlato qui), ho deciso di visitare l’area in mountain-bike.
Ruinaulta in romancio (siamo in Canton Grigioni) significa “cava alta”, è il risultato di uno degli smottamenti più estesi delle Alpi, quello di Flimser Bergstutz. Circa 10.000 anni fa, l’immenso ghiacciaio che colmava la Valle di Surselva si ritirò fino alle sorgenti del Vorderrhein (Rhein Anteriur in romancio) e là dove oggi si trova la località sciistica di Flims, le montagne, non più sorrette dalla massa glaciale, collassarono. Durante i millenni successivi il Vorderrhein si aprì gradualmente la strada tra i depositi di detriti, formando questa gola, profonda 400 mt, che è appunto la Ruinaulta.
Foreste ancora intatte e paesaggi fantastici, pinnacoli calcarei bianchissimi erosi dalle acque, caverne, pilastri che si ergono a fianco del sinuoso corso del Vorderrhein.
A piedi vi sarà sicuramente più semplice accedere al fiume ma sarete più lontani dai bellissimi laghi della Cauma e Cresta, che potrete comunque raggiungere calcolando un’escursione di un giorno anziché mezza giornata. Essendo in mountain-bike io ho deciso di seguire il sentiero 246 apportando una serie di deviazioni per compiere anche il periplo dei laghi.
Il parcheggio che vi consiglio si trova a Staderas, a metà strada tra Laax e Flims. Qui troverete le indicazioni per i percorsi in mountain-bike, se invece siete a piedi, date un’occhiata a questo percorso. L’area della Ruinaulta è comoda da girare anche in treno dato che la linea ferroviaria passa proprio accanto al corso del fiume…se doveste stancarvi prima del previsto tenetelo a mente.
Vi immergerete immediatamente nell’incantato bosco di Flims con vista sul patrimonio naturale mondiale UNESCO di Sardona con i Tschingelhörnern e il Flimserstein.

sardona panorama

In men che non si dica vi troverete al Lago della Cauma al quale si accede solo a piedi o in bicicletta… o per i più pigri in ascensore da Flims.

cauma see flimsPhoto credit: Flims.com

Si tratta di uno dei laghi più belli della Svizzera, famoso per le sue acque turchesi che ricordano i Caraibi 🙂
Queste acque sono considerate curative, i malati venivano al lago per curare problemi oculari e cutanei, gotta e ferite aperte. Già nel 1835 sulla riva nord-orientale fu realizzata la prima struttura balneare, poi rinnovata e dotata di tutti i comfort, attualmente si presenta come un classico lido a pagamento. A meno che non desideriate uno sdraio e una discreta confusione allontanatevi nella direzione opposta dove potrete godere di questo meraviglioso luogo senza recinzioni e schiamazzi.
Non lontano da qui si trova forse la piattaforma panoramica più interessante, quella di Conn.
Un paio di rampe per gustarvi un panorama aereo su Chli Isla e l’intera Ruinaulta!

Ruinaulta Conn

Il piccolo abitato di Conn è davvero incantevole e se vi fosse venuta fame, c’è anche un piccolo ristorantino immerso nel verde.

Conn panorama
Da qui iniziamo a lasciare per il momento la foresta e percorriamo un single trail molto panoramico in direzione di Trin Digg.

Trigg trail panoramico

Il lago di Cresta è vicino e la strada nella foresta che si percorre per arrivarci scorre sempre in modo molto piacevole, ampia e per nulla faticosa.
Non ci sono recinzioni qui ma dato che il lago è balneabile pagherete un piccolo contributo per garantire la presenza del bagnino. L’ambiente è più selvaggio rispetto al Lago della Cauma ma tenuto in modo impeccabile. C’è un piccolo albergo e un chiosco dove è a disposizione anche una griglia sempre accesa per cuocervi in autonomia quello che deciderete di portarvi!
Dopo il secondo bagno non vi resta che riprendere la bicicletta per chiudere l’anello e fare ritorno al parcheggio…sempre immersi nella foresta.

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