Ciaspolata in Canton Ticino: Capanna San Lucio, una terrazza sul bianco
Dove fare una ciaspolata in Canton Ticino? Le possibilità sono (quasi) infinite, ma dovete prestare attenzione, non tutti i luoghi sono adatti e non sempre le condizioni della neve lo permettono. Preparate la vostra escursione con perizia, consultate il meteo e il bollettino valanghe .
Vi ho già parlato nel blog della ciaspolata alla Capanna Gorda in Val di Blenio e oggi voglio portarvi in un altro luogo piuttosto sicuro, dove potrete divertirvi sulla neve eventualmente anche in compagnia dei vostri bambini.
Io ho premiato l’ascesa con le ciaspole, fatta prima delle recenti restrizioni, con un pranzo a base di salumi nostrani ticinesi e polenta uncia alla Capanna San Lucio; purtroppo per il momento dovrete attendere per poterci pranzare, ma la ciaspolata merita anche senza mettere le gambe sotto la tavola 🙂
Non è una novità, per me la Val Colla è forse la più bella valle del Luganese, che ho potuto apprezzare sia con le scarpe da corsa ai piedi sullo Scenic Trail, che in mountain bike. Ricordate l’articolo “Val Colla: il regno degli animali nel terrazzo erboso di Lugano”?
La partenza dell’escursione è il paese di Bogno, ci sono varie possibilità di parcheggio ma vi converrà, se raggiungerete il paese in auto, arrivare per tempo. Qui avrete un paio di possibilità ovvero seguire il sentiero pensato per le MTB, meno ripido ma più lungo, oppure salire nella parte alta del paese e seguire le indicazioni per Alpe Cottino e San Lucio. I cartelli gialli sono precisi e frequenti, non potete sbagliare!
Accompagnati da faggi e qualche betulla, saliamo rapidamente fino a trovare qualche cascata, la Val Colla ne è piena.
In men che non si dica ecco che il bosco cambia faccia e tra gli abeti si apre una splendida vista sulla Val Colla.
Torrentelli a non finire creano valloni davvero magici, tutti vestiti di bianco.
Eccola l’Alpe Cottino, qui (e non solo) d’estate pascolano le vacche scozzesi Highlander, quelle con le corna che ho incontrato più e più volte nei miei giri ticinesi.
Una breve sosta è d’obbligo per gustarsi il panorama, anche il cane degli escursionisti dietro di noi sembra apprezzare.
Mentre lo sguardo si perde, mi viene in mente quel proverbio turco che dice “Before you love, learn to run through snow, leaving no footprints” scattando la foto qui sotto. Mi incanto sempre ad osservare il manto nevoso quando il bianco è ancora vergine. O l’acqua del lago, quando la superficie è perfettamente piatta. Indosso qui le ciaspole, per cercare di sprofondare un po’ meno, ma il mio passaggio resta simile a quello di un elefante a confronto.
Parleremo di impronte ancora, tra poco, ma intanto godiamoci il silenzio e tutto questo candore.
Il Monte Rosa sembra ad un passo e così i laghi.
Giunti al San Lucio, stento a credere ai miei occhi. Vero è che d’estate questo luogo è purtroppo pieno di moto, ma che quel candore venisse violato da una decina di motoslitte e persino da un elicottero privato, davvero non me lo sarei aspettato. Peccato!
I numerosi cippi di confine ci fanno capire che ci troviamo tra Italia e Svizzera, pensate che ci sono addirittura due rifugi a pochi metri, uno in una nazione e uno in un’ altra.
Scegliamo la Capanna San Lucio per il nostro pranzo, in terra elvetica. Meravigliosa la terrazza, buono il cibo, onesto il prezzo.
Ritorniamo sui nostri passi non senza fermarci ad ammirare San Lucio, a quest’ora senza folla.
Se volete scoprire di più sulla sua storia, vi invito a leggerla qui.
Come spesso capita, a me per lo meno ;-), si sta facendo buio, la luce diventa perfetta per le foto e il silenzio ritorna re incontrastato di questo incantevole luogo.
Vale la pena scendere a quest’ora, vi stupirà la vista dei paesini della Val Colla, del tutto simili a presepi.
Una volta a Bogno, la vostra ciaspolata vi avrà fatto percorrere circa 7 chilometri con quasi 600 metri di dislivello.