Linea Cadorna a cavallo tra Svizzera e Italia

La frontiera Nord, popolarmente nota come Linea Cadorna, è il sistema ideato a partire dal 1872 per proteggere il territorio italiano da un ipotetico attacco d’oltralpe, portato attraverso la neutrale Svizzera. Per mancanza di risorse, la viabilità e le fortificazioni maggiori non furono iniziate se non con l’inizio del Novecento, mentre il grosso dei manufatti fu messo in cantiere soltanto nel corso della prima Guerra Mondiale più per scopi di carattere sociale (dare lavoro alle masse) che non per reali esigenze belliche.

Buona parte di questo sistema (parliamo di circa 72 km di trincee, 88 postazioni di ariglieria, 25.000 metri quadrati di baraccamenti, 398 km di mulattiere) è stato lasciato completamente andare ma alcuni tratti sono invece ottimamente conservati e davvero molto interessanti come il complesso fortificato del Monte Orsa – Pravello.

Approfittando della bella giornata ho deciso di partire dalla località Crocefisso, tra Meride e Serpiano (ho un debole per questa parte di Canton Ticino) e ho affrontato la salita dal lato svizzero.

Questi boschi sono davvero incantevoli, ricchi di fauna selvatica.
Terminata la salita al Pravello (o Poncione d’Arzo) c’è un tavolino perfetto per il picnic, in posizione assolata e panoramica! Il Ceresio è ai vostri piedi, il Monte Rosa domina la corona alpina davanti a voi.

Appena imboccata la strada militare che conduce alla vetta sul lato sinistro, si trova una    diramazione che porta verso l’appostamento al monte Orsa. 

Un labirinto di trincee, camminamenti, appostamenti davvero ben conservati. Durante tutto l’escursione avrete sempre accanto i segnali che segnano il confine tra Italia e Svizzera.

L’imbocco Est dell’appostamento, analogamente a quello del monte Croce dell’Orsa, è caratterizzato da un portale in cemento sagomato alla maniera dei portoni rinascimentali.

Percorsa la breve galleria di accesso di circa 30 mt, si incontrano in successione le sei piazzole per la collocazione dei cannoni, successivamente la galleria si piega verso ovest e, dopo un percorso di circa 60 mt, conduce verso l’uscita in direzione della strada militare per il Monte Orsa per raggiungere la quale bisogna percorrere un tunnel rettilineo di 100 mt (uno dei più lunghi tratti, di opere del genere, in Lombardia).

Una volta raggiunto l’Osservatorio il paesaggio cambia aprendosi verso l’Italia e permettendo di scorgere anche il Lario oltre agli abitati di Viggiù e Saltrio. Partendo dall’Italia c’è una strada asfaltata che porta proprio fino a qui per cui se avete intenzione di venirci in bicicletta o siete pigri e non vi va di camminare più di tanto, potrebbe essere una soluzione per permettervi di visitare questo interessante luogo.

Lungo il percorso esiste anche un rifugio aperto la domenica a pranzo, ma se doveste aver voglia di fare una merenda post gita vi consiglio di fermarvi in uno dei grotti presenti a Meride e Tremona. Arrivederci alla prossima esplorazione sulla Linea Cadorna, a cavallo tra Svizzera e Italia!

 

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